La Piazza delle Meraviglie

Giuseppe Ferrotta ha composto una serie di 10 studi per l’articolazione delle dita in tonalità difficili, per la tecnica delle scale, degli arpeggi e per il controllo del suono con un ritmo talora sincopato che fornisce un ulteriore esercizio per il coordinamento del movimento delle mani. Tutti gli elementi tecnici e ritmici sono infine presenti nell’ultimo brano dall’emblematico titolo La piazza delle meraviglie che contiene cambiamenti di tempo in un percorso sonoro ricco di armonie dissonanti e di pulsazioni che portano ad un descrittivismo impressionistico di movimento. Consiglio pertanto l’inserimento di questi studi nei programmi di pianoforte, perché sono adatti a conseguire una buona tecnica di base e a conoscere un uso più attuale dell’armonia.

Carlo Maria Amadesi docente di pianoforte al Conservatorio «Giuseppe Verdi» di Torino